Mi sono avvicinato al mondo del design quasi per caso, perdendomi nei corridoi del Politecnico di Torino durante una giornata di orientamento svolta al liceo. Girovagando per i labirintici corridoi mi ero imbattuto in uno stand, presso il quale promuovevano la facoltà di “design e comunicazione visiva”.

Inizialmente non avevo proprio idea di cosa si trattasse, pensavo, come la maggior parte della gente, che il design fosse solamente correlato all' “essere bello” o ad un concetto molto simile alla moda.

Quando capii che si trattava di qualcosa inerente alla progettazione, un campo in cui scientificità e creatività coesistono, ne rimasi affascinato.

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Durante gli anni di università ho capito che non è solo quello. 

Il design è molto di più, è studio, passione, sacrificio, lavoro di gruppo; è continuo apprendimento, mettere in gioco le proprie convinzioni, sostenerle ma soprattutto ridefinirle; è risolvere problemi, soddisfare necessità, è capire le persone.

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La cosa che più mi affascina del design è l’essere una continua ed infinita sfida.