
“Esplorazione dei Gradi di libertà per la condivisione e l’isolamento del passeggero all’interno dell’abitacolo auto.
L’obiettivo della tesi è soddisfare il desiderio di condivisione e di isolamento dell’individuo all’interno dell’abitacolo auto, sfruttando le possibilità offerte dallo sviluppo tecnologico e le caratteristiche dell’ambiente in esame, inteso come uno spazio limitato, chiuso e condiviso.”
Progetto allONE

L’abitacolo auto oggi appare come un sistema costituito da un’interfaccia e un’unità abitativa.
​
L’interfaccia prende il nome di cruscotto, include il volante, il cambio, i pedali e la strumentazione, e consente al conducente di manovrare il veicolo e acquisire tutte le informazioni relative al viaggio e allo stato del mezzo.
​
La cellula abitativa consente lo spostamento degli individui a bordo in totale sicurezza e comfort, nella sua configurazione più comune presenta 4 sedili disposti frontalmente in direzione di marcia.
​
​
​
L’analisi di nuove esigenze, avvertite dall’utenza, ha portato a vagliare i confini fisici ed etici della ricerca.
La condizione contemporanea, definita “iperconnettività”, ovvero la possibilità di comunicare costantemente con altre persone in qualsiasi luogo e momento attraverso svariati canali e strumenti telematici, sfocia spesso nella violazione di spazi e tempi personali dell’individuo.
La presenza costante e massiccia di dispositivi per la comunicazione influisce inoltre sulle abitudini del singolo, ma in alcuni casi può portare a patologie come la Tecnodipendenza o a problemi socioculturali inediti come l’autismo telematico, ovvero l’incapacità a relazionarsi faccia a faccia con altre persone.
Per quanto riguarda l’isolamento, è necessario tener conto di fattori come le relazioni sociali che influiscono positivamente sul benessere dell’individuo, o della luce e del suono che rappresentano feedback fondamentali nell’interazione tra individuo e ambiente.
01. PUNTO DI PARTENZA
Sono stati analizzati tre target distinti, nucleo famigliare, gruppo di amici, colleghi di lavoro, dei quali sono state simulate le dinamiche d’interazione all’interno di una berlina generica per spostamenti medio-lunghi (ovvero pari o superiori ai 100 km circa.)
Sono stati inoltre considerati fattori in grado d’influenzare le relazioni analizzate, come la natura del legame, il ruolo assunto dall’utente all’interno e all’esterno dell'auto, e il tipo di relazione e il grado di condivisione e isolamento ricercati.
02. CONCEPT
In presenza d’interazione, le necessità comunicative degli utenti si scontrano con l’attuale configurazione dell’abitacolo.
Nel caso di una famiglia composta da due adulti e un bambino, i genitori difficilmente riusciranno a controllare il bambino senza voltarsi all’indietro e assumere quindi posizioni potenzialmente pericolose in caso d’incidente.
Nel caso di due bambini più grandi sui sedili posteriori questi possono sporgersi in avanti, nel tentativo di richiamare l’attenzione dei genitori o giocare tra loro agitandosi e urlando e quindi compromettendo la sicurezza di guida.
Per il gruppo di amici vi sono poi difficoltà a dialogare e vedersi, oltre al fatto che alcuni comandi sulla plancia sono appannaggio esclusivo deii passeggeri anteriori.
Nel caso di colleghi di lavoro va ricordato che all’interno dell’auto vengono a ridursi spazi e distanze e questo può creare disagio.
03. PROGETTO

allONE
L’intera ricerca si è mossa con l’obbiettivo di vagliare nuove possibilità e tecnologie, a sostegno di vecchie e nuove necessità manifestate dall’utenza a bordo auto. Sono stati sondati vari ambiti di conoscenza: dall’etica alla psicologia, dalla telematica all’ergonomia, dallo studio dei materiali alle loro applicazioni in ambito architettonico e automobilistico, dall’acustica all’illuminotecnica; col fine ultimo di fornire linee guida e suggestioni che possano rappresentare una fonte di riflessione per i progettisti che intendono cimentarsi nel tema.
04. RISULTATI E SVILUPPI
automotive
sound design
COLLABORATORI:
Jennifer Destefanis
​
interaction
In assenza di interazione le principali attività considerate sono comuni a tutti i target ed essenzialmente due: il riposo e l’utilizzo immersivo di dispositivi.
Tra le criticità più ricorrenti vi sono:
​
-
il sovrapporsi dei suoni prodotti dall’utilizzo individuale e simultaneo di più dispositivi,
​
-
il fatto che l’utente che intende isolarsi venga disturbato dagli altri
​
-
o che una volta in isolamento non riesca a comunicare con gli altri
​
-
la necessità di ricaricare e alloggiare comodamente i dispositivi
​
Rispetto alla famiglia il gruppo di amici avrà poi necessità di maggiore privacy nell’utilizzo di dispositivi personali, mentre i colleghi di lavoro avranno bisogno di concentrazione per lo svolgimento di compiti che richiedono attenzione.
La sintesi dell’intera analisi ha portato alla generazione di un concept archetipo declinabile.